RUGBY CHALLENGE

Solo una vera squadra può portarti oltre la meta

Il team building con il rugby è una fantastica metafora della gestione di uomini e dinamiche di gruppo in cui un obiettivo è una meta; una strategia è una tattica; la comunicazione è il passaggio; unica vision: il successo, rispettando regole precise.

L’attività di team building con il rugby prevede, in qualità di testimonial sportivo, la presenza di Stefano Bordon, che ha avuto una carriera rugbystica ad altissimi livelli. Ha giocato nel ruolo di tre quarti centro con il prestigioso club del Rugby Rovigo.

Il rugby è uno sport in cui è sempre il team a vincere e mai il singolo, in cui la chiarezza dei ruoli in una costante attività di team working, la leadership e l’organizzazione di gioco sono fondamentali, i valori sono sentiti e le regole rispettate. Fondamentale è anche la capacità di sapersi motivare e di motivare i compagni di squadra.

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STEFANO BORDON

 

TEAM BUILDING RUGBY

INTRODUZIONE

team building rugbyNel rugby, la comunicazione è tutto e la mischia rappresenta l’unità data dal contatto fisico: la squadra diventa un’entità unica, decisa a seguire un proprio tempo, il ritmo, le sensazioni di ciascuno. Non si è da soli, ma sempre in squadra: il singolo diventa gruppo.

La strategia cambia rispetto agli avversari, alle condizioni fisiche e mentali dei giocatori, al clima; la strategia non è mai unica, ma in continuo mutamento.

team building rugby challenge stefano bordon

STEFANO BORDON
Nazionale Italiana e allenatore Rugby

L’attività prevede, in qualità di testimonial sportivo, la presenza di Stefano Bordon (Rovigo, 2 febbraio 1968) che ha avuto una carriera rugbystica ad altissimi livelli.

Ha giocato nel ruolo di tre quarti centro con il prestigioso club del Rugby Rovigo.

Ha debuttato con la nazionale italiana a Padova il 7 ottobre 1990 in un incontro con la Romania, vinto dagli Azzurri 29-21.

La sua ultima apparizione in nazionale è stata a Grenoble il 22 marzo 1997 nella storica vittoria per 40-32 contro la Francia del grande slam nel Cinque Nazioni 1997.

Grazie a quell’impresa l’Italia è tra le squadre che giocano il Sei Nazioni.

Attualmente riveste il ruolo di allenatore del Badia Polesine, Rovigo.

team building rugby strategiaAspetto etico e competitivo sono posti sullo stesso piano; il sostegno della propria squadra e il rispetto dell’avversario diventano obiettivi che bisogna guadagnarsi sul campo, sfruttando al meglio le proprie potenzialità.

L’unione tra i compagni costituisce la base su cui impostare la strategia d’azione; movimento, adattabilità e determinazione sono i fattori di successo da cui ricavare le regole fondamentali di gioco.

Ogni parola chiave derivante dalla realtà del rugby trova una diretta applicabilità al contesto lavorativo:

  • Avanzamento = Innovazione
  • Sostegno = Spirito di gruppo
  • Pressione = Forza di volontà
  • Continuità = Pianificazione

 

team building rugby obiettiviOBIETTIVI DEL TEAM BUILDING RUGBY CHALLENGE

  • Affrontare sfide impegnative con e per il gruppo
  • Superare i propri limiti personali
  • Gestire situazioni avverse
  • Vivere lo spirito di collaborazione
  • Comprendere le dinamiche competitive

 

 

PROGRAMMA INDICATIVO DEL TEAM BUILDING RUGBY CHALLENGE

9.00/11.00: la consegna della maglia che permette ai partecipanti di calarsi direttamente nel vivo della realtà sportiva, vivendone il senso di appartenenza, la condivisione della mission e della vision come basi dell’identità aziendale;

11.00/13.00: l’allenamento; gli esercizi che vengono svolti sono propedeutici alla conoscenza e all’interazione tra i colleghi di lavoro che, per un giorno, diventano “compagni di squadra”. Possibili esercizi da effettuare sono il passaggio (la comunicazione) e il placcaggio (la forza di volontà).

13.00/14.00: pausa pranzo

14.00/16.00: la squadra.

Trovare la strategia Migliore con un unico vincolo: rispettare delle regole precise.

Le attività permettono ai partecipanti di uscire dall’abituale zona di comfort e mettersi in gioco per riuscire a superare gli ostacoli, usando le risorse di cui un team è portatore, spesso inconsapevole.

Possibili esercizi da effettuare sono la touche (fiducia), l’attacco/difesa (strategic planning), la mischia (coesione), rugby tag (focus su obiettivo).

16.00/18.00: la gara; il senso della competizione e, a fine giornata, la creazione di una danza/canzone propiziatoria (Haka) che rappresenta l’obiettivo raggiunto al termine della sfida affrontata.

I momenti post attività, dedicati al confronto tra i partecipanti e alla razionalizzazione dell’esperienza, sono gestiti dai nostri trainer, esperti di formazione aziendale sulle dinamiche comportamentali e di gruppo.

L’alternanza tra esercizi sul campo e riflessioni su quanto sperimentato permette ai partecipanti di ricavare spunti utili da discutere per creare collegamenti diretti alla realtà organizzativa di appartenenza.

L’interazione con Stefano Bordon, le emozioni e le partite da lui vissute nella sua carriera sportiva danno spessore e risalto alle tematiche formative affrontate, durante una giornata davvero coinvolgente!

 

DURATA DEL TEAM BUILDING RUGBY CHALLENGE

Una giornata outdoor.

 

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