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Le esperienze strutturate di apprendimento, quelle che definiamo di outdoor training, sono “aperte energeticamente e chiuse strutturalmente”. Chiuse perché ogni singola esperienza o attività può essere vista come un’entità individuale. La stessa attività è però energeticamente aperta perché ha un impatto sui partecipanti che è più di una somma delle sue parti. E’ implicito, nell’accettazione di una pratica educativa di progresso, il conoscere la relazione tra le attività individuali e i partecipanti che sono coinvolti in essa. Le attività di successo sono quelle strategie che creano uno spazio/momento in cui i risultati del corso possono emergere.
La sensazione che ogni partecipante prova durante l’attività outdoor training, arriva dal proprio feedback personale e prepara al cambiamento. Non è quello che è successo, ma come ogni persona interpreta quello che è successo, che è valutabile.
Nel disegnare un’attività, è importante ricordare che il presente è dato dalla somma del passato e del futuro. Tutto è contestuale, non ci sono parti isolate. Tutte le attività sono legate tra loro da una relazione e tutte seguono una determinata progressione. I trainer non potranno esaminare separatamente le funzioni ma dovranno capire l’effetto che l’insieme delle attività di outdoor training ha sui partecipanti. L’analisi avverrà tenendo conto, in primo luogo, i bisogni. La linea immaginaria che esiste tra inquadramento, attività e chiusura dovrebbe apparire “sbiadita” per i partecipanti e molto chiara invece ai trainer.
Un tradizionale training macro strutturato con più elementi, è di solito formato da specifici blocchi di attività. La macrostruttura della maggior parte dei training è di solito disegnata da un Master trainer e gestita da una serie di trainer. Ogni blocco di attività ha la propria programmazione con i suoi risultati possibili/desiderati che dovrebbero portare le persone al risultato complessivo. I risultati delle attività e dei blocchi devono essere basati sui bisogni dei partecipanti. Ogni attività/blocco ha il proprio inquadramento e fase di chiusura e contiene esercizi di inizio e fine. Collegate con ogni blocco di attività sono le attività stesse che costituiscono la microstruttura del training.
Nell’outdoor training i formatori si sforzano di creare e facilitare un corso che esprima la missione da raggiungere e incoraggi i partecipanti ad esprimere valori e pensieri. Effettivamente la maggior parte delle persone si integra durante il training. I leader devo capire i concetti strutturali e i processi che fanno emergere programmi di successo. Gestire e facilitare programmi sicuri ed entusiasmanti non è qualcosa di accidentale ma il prodotto di una pratica di training controllata.